“Mastro Geppetto” di Fabio Stassi
Il 18 novembre alle ore 19.00 il Centro Servizi Culturali di Macomer e Lìberos presenteranno: MASTRO GEPPETTO di e con Fabio Stassi
MASTRO GEPPETTO
In queste pagine non esistono fate turchine né pezzi di legno magici, semplicemente perché non sono mai esistiti e perché i pezzi di legno non parlano, non ballano e non ridono. Pinocchio non è che una marionetta inerme, nient’altro che uno scherzo cattivo concepito una sera in un’osteria da Mastr’Antonio, il vero nome di Mastro Ciliegia, e un gruppo di amici: il farmacista, il prete, il droghiere e l’ufficiale della posta, a cui si unirà l’intero villaggio. A restare sulla scena, in quest’altro teatro della solitudine, è soltanto Geppetto, questo mastro falegname ammalato di miseria e di vecchiaia. Ma il paesaggio è lo stesso dell’originale: una società crudele e ostile, pronta a lapidare gli emarginati, i vulnerabili e i senza famiglia. E corrispondente è anche la macchina di storie, ma come filtrata attraverso una traduzione neorealista, che porterà Geppetto, e non Pinocchio, a inseguire il carro di un burattinaio, a perdersi in un bosco, a essere assunto in un circo equestre fino a un’ultima metamorfosi. Le avventure di Pinocchio diventano così le avventure di Geppetto, e riconducono tutto all’umano e al tempo presente.
Se è vero che un libro è un piccolo universo in espansione, e che “è diverso per ogni generazione di lettori, per ogni singolo lettore e per lo stesso singolo lettore che torna a leggerlo” (Sciascia), lo si continuerà a supporre, anche dopo che è terminato, come sosteneva Tabucchi. Pinocchio ha generato una biblioteca sterminata di varianti, di libri paralleli, di congetture; a seconda del contesto e dei tempi, è stato letto come una cristologia minore o un vangelo apocrifo, un apologo morale, un manifesto sociale e libertario; scrittori e lettori di ogni epoca ci si sono confrontati, ma senza mai mettere in discussione il patto fondativo della favola, che ci possa essere, cioè, una marionetta che parla, e balla, e ride se gli fai il solletico.
L’intuizione da cui nasce Geppetto, e che fa di questa storia una storia nuova, è indicare un’altra chiave di lettura, finora inesplorata, al di fuori di ogni convenzione fantastica. È quella che Poe chiamava l’invisibilità dell’evidenza: la verità era sotto gli occhi di tutti, ma nessuno la vedeva. “È una storia da un soldo, e la conoscono tutti, ma sulle montagne degli Appennini c’è ancora qualche vecchio che sa com’è andata per davvero”.
FABIO STASSI
Vive a Viterbo e lavora a Roma presso la Biblioteca di Studi Orientali della Sapienza. Ha esordito con Fumisteria, pubblicato con GBM nel 2006 e poi con Sellerio nel 2015, ambientato nella Sicilia degli anni Cinquanta con la strage di Portella della Ginestra sullo sfondo, con cui ha vinto il “Premio Vittorini opera prima 2007”. L’anno seguente ha pubblicato È finito il nostro carnevale per Minimum Fax e il terzo romanzo, del 2008, s’intitola La rivincita di Capablanca (Premio Palmi 2009; Premio Coni per la narrativa sportiva 2009). Nel 2010 pubblica Holden, Lolita, Zivago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946-1999) (minimum Fax) e nel 2012 esce per Sellerio L’ultimo ballo di Charlot. Il romanzo, ancora prima di essere pubblicato, diventa un caso editoriale al Salone del Libro di Francoforte e verrà tradotto in 19 lingue. Nel 2016 sempre per Sellerio ha pubblicato La lettrice scomparsa e nel 2017 Angelica e le comete.
Stassi ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio, 2013) e di Crescere con i libri. Rimedi letterari per mantenere i bambini sani, saggi e felici (Sellerio, 2017). Nel 2018 sempre per Sellerio è uscito Ogni coincidenza ha un’anima, la seconda avventura del biblioterapeuta Vince Corso.
Nel 2017 ha scritto, per Rai5, una serie di dieci puntate del programma “L’attimo fuggente”: una spoon river letteraria in cui dieci poeti del novecento italiano raccontano la propria vita e la propria arte in un monologo post mortem. Unica donna di questa decina, Alda Merini il cui testo (Invettiva alla luna) è diventato reading interpretato con successo da Lia Careddu, accompagnata dallo stesso Fabio Stassi alla chitarra, per Éntula 2018. Tutti i dieci testi sono stati composti organicamente nel libro “Con in bocca il sapore del mondo”.
Ai partecipanti sarà richiesto il certificato verde COVID-19 e l’utilizzo delle mascherine.
Evento realizzato con il contributo di: Regione Autonoma della Sardegna – assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Fondazione di Sardegna, in collaborazione con UNLA, Libreria Emmepi, Studio Massaiu e Sardex.
Media partner: Sardinia Post