“Gramsci. Un’omine, una vida” Giovedì 22 Marzo ore 18:30
Giovedi 22 marzo 2018 alle ore 18.30 presso il Centro (ex Caserme Mura), i Tenores di Neoneli, uno dei gruppi sardi più famosi in Sardegna e nel mondo, presenteranno lo spettacolo dal titolo “Gramsci. Un’omine, una vida”, la storia e la vita del più grande pensatore sardo raccontata con ottave in lingua sardo-logudorese. “Col canto, la narrazione e le musiche si percorreranno i passaggi più salienti della breve vita di un grande sardo, uno degli scrittori più studiati e tradotti al mondo in ogni tempo” si legge in una nota di presentazione dello spettacolo e del libro a cui il concerto si ispira. Continua la nota di Tonino Cau, il Direttore artistico del gruppo “Uno spettacolo senza precedenti in assoluto per due motivi: mai nessuno gruppo o artista sardo, poeta o scrittore, ha scritto la vita e la storia di Antonio Gramsci in rima sarda logudoresa e dunque meno che mai è stato prodotto un simile spettacolo. Mai nessun tenore ha scritto un libro e cantato i contenuti in uno spettacolo che racconta la storia, la vita e le opere del sardo più famoso nel mondo, Antonio Gramsci”. Il progetto artistico editoriale è stato oggetto di recente di una lunga tournè oltreoceano che ha portato il quintetto diretto da Tonino Cau e composto da Ivo Marras, Peppeloisu Piras, Angelo Piras, e Roberto Dessì ad approdare in vari paesi e come ultima esibizione al Quirinale nella sala del Bronzino e in diretta radio europea. Un grande successo con acclamazione finale. I canti a Tenores del quintetto di Neoneli saranno accompagnati dagli strumenti della tradizione musicale sarda, launeddas e organetto, suonati dai maestri musicisti Orlando ed Eliseo Mascia. Uno spettacolo unico, avvincente, da non perdere.
Organizzano: Associazione Nino Carrus – Fondazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza – Centro Servizi Culturali di Macomer –
* Il Canto a Tenore è riconosciuto (2005) dall’Unesco come Patrimonio culturale dell’Umanità. In questo modo la forma più arcaica della coralità sarda, di origine pastorale, esce dal chiuso del regionalismo per entrare nel firmamento internazionale dell’Unesco. Insieme al canto a tenore il riconoscimento viene esteso anche al pastoralismo sardo in generale quale contenitore specifico dell’espressione corale.